"E penso che eravamo solo passi piccoli
che vanno in due diverse direzioni
e se per caso tu domani ti trovassi qui
saerebbe bello dirti in fondo va bene così."
Quando per studiare non c'è altro che sentire quello che sentivamo in biblio Unimore. Eravamo quatro, ascoltando un mondo diverso; quatro mostrando la sua musica a gli altri. Era bellisimo, proprio una figata.
Ora non so studiare senza quello.
Senza iniziare con le 20 sigarette e aspettare che la canzone dopo sia una che mi porti da voi, a i tempi della Unimore, della pausa per il caffè a 40 cent. e la pausa della pausa. Il pranzo contro il portone della biblio, a i giardini; le chiacchere a sotto voce.
Tutto scorre.
Non tutto si dimentica. Non lo scorderò in vita mia.
Eravamo quatro, regine all'ultimo tavolo con spine.
"Farfalle nello stomaco, dammi l'insetticida;
voglio redisegnare il mondo, dammi una matita"
Ancora ci siamo.
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